WorkSpeech è online! Il podcast realizzato da Becom, in collaborazione con il Giornale di Brescia, ha l’obiettivo di favorire un dialogo concreto tra chi ha un’esperienza consolidata nel mondo del lavoro e chi sta muovendo i primi passi.
Questo progetto vuole essere un punto di incontro in cui giovani e imprese si confrontano sul futuro lavorativo partendo dal racconto delle proprie esperienze, arrivando a trattare temi come il work-life balance, le prospettive di crescita e il bisogno di relazione all’interno dei team.
I protagonisti di questo viaggio sono ragazze e ragazzi tra i 18 e i 25 anni, studenti provenienti da percorsi formativi diversi, alcuni dei quali hanno già alle spalle le prime esperienze nell’ambito professionale.
In questi primi episodi è emersa in modo chiaro la voglia di mettersi in gioco di questi ragazzi: le loro riflessioni sono profonde e offrono un punto di vista inaspettato e stimolante, che supera gli stereotipi sulle nuove generazioni.
Prima puntata: I giovani e il senso del dovere
Simone Moreni e Fedro Soardi ci hanno raccontato cosa intendono loro per “senso del dovere”, parlando dell’importanza di potersi esprimere e di trovare il giusto equilibrio tra realizzazione personale e carriera professionale.
Seconda puntata: Lavoro e rapporto con il denaro
I giovani non pensano solo al denaro: ce lo hanno confermato Valeria Crippa e Marta Marino che hanno valorizzato la crescita professionale e le relazioni, come punti chiave in un percorso lavorativo.
Terza puntata: Impresa e collettività
Laura Zappone e Federico Ros sognano di lavorare in un posto dove la collettività è al centro, perché non c’è crescita senza la collaborazione di un team unito, capace di ascoltare e confrontarsi.
Quarta puntata: Il lavoro è sacrificio?
Non tutti i giovani la pensano allo stesso modo; per Chiara Sapova e Edoardo Spina la parola “sacrificio” assume significati diversi, ma entrambi concordano sul bisogno di impegnarsi per trarre soddisfazione: un impegno sia individuale che collettivo quando si parla di lavoro all’interno di un’impresa.
Quinta puntata: Perché i giovani non si fermano nelle imprese?
Assenza di prospettive di crescita, mancata valorizzazione dei talenti, scarso allineamento tra i propri valori e quelli aziendali: questi sono solo alcuni dei motivi che hanno spiegato Laura Zappone e Simone Moreni. I ragazzi hanno sottolineato che la responsabilità è anche degli stessi giovani, che devono imparare a far sentire la propria voce.
Questo è solo l’inizio del nostro viaggio: ora la palla passa alle imprese! Sei un imprenditore o un’imprenditrice che vuole portare il suo punto di vista e raccontare i progetti di integrazione delle nuove generazioni nella sua azienda? Condividi la tua esperienza ai microfoni di WorkSpeech!